…quando viene inaugurato nel centro storico di Assisi, in un palazzo nobiliare del XVI secolo, Palazzo Nepis-Cilleni (illustre famiglia di conti),
opera dell’architetto Galeazzo Alessi (1512-1572). Le strutture architettoniche originali sono integre, infatti sul piano di epoca romana si trova un pozzo risalente al II secolo d.C.
La facciata è semplice ed artistica, di pregevole rilievo plastico grazie alle cornici delle finestre e ai bugnati d’angolo. L’impronta nobiliare è data dal portone centrale.
Straordinaria è la sua posizione: nel pieno centro storico di Assisi, vicinissimo a tutti i monumenti e i siti d’attrazione principali.
Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la basilica di San Francesco venne costruita sotto la direzione di frate Elia, vicario generale e architetto dell’ordine, a partire dal 1228, appena due anni dopo la morte del santo, come luogo destinato ad accoglierne le spoglie. La prima pietra venne posta dal pontefice Gregorio IX il 17 luglio 1228 l’indomani della canonizzazione di san Francesco, nel luogo in cui si eseguivano le esecuzioni capitali e venivano seppelliti i malfattori. Secondo la tradizione lo stesso Francesco, in punto di morte, indicò ai compagni questo come il luogo per la sua sepoltura. La struttura è composta da due chiese sovrapposte, caratterizzate da due fasi costruttive diverse e quindi in stili diversi, la Chiesa Superiore richiama l’architettura gotica francese, mentre la Chiesa Inferiore richiama lo stile romanico Nella cripta è custodita la Tomba di San Francesco, un semplice sarcofago di pietra racchiuso sotto l’altare maggiore della Chiesa Inferiore. Il Sacro Convento è caratterizzato da una storia costruttiva complessa da documentare con esattezza; tutte le sue superifici sono state costruite nella tipica pietra del Subasio che alla luce del sole si accende di rosa e alla luce della luna si ammanta di bianco.
I lavori per la costruzione della basilica di Santa Chiara iniziano nel 1257, a quattro anni dalla morte della santa, nella zona occupata dalla chiesa di San Giorgio che scompare inglobata nella nuova struttura.Nel 1260 la chiesa è quasi ultimata e accoglie il corpo di Chiara sotto l’altare maggiore. L’architettura s’ispira alla Basilica superiore di San Francesco, pur inserendo elementi di originalità. La facciata è disegnata a fasce di pietra bianca e rosa del Subasio; due cornici la dividono in tre zone: la prima per il portale, la seconda per il rosone e a chiudere il timpano. In asse con il portale, , si trova l’elegante rosone a due giri di colonnine e archetti. Gli archi rampanti laterali sono un’aggiunta di fine ‘300. L’interno è a navata unica con transetto ed abside poligonale.Di grande interesse, nel transetto sinistro, la tavola con Santa Chiara e otto storie della sua vita, interessante opera attribuita al Maestro di Santa Chiara (1238). Sul lato destro della navata si apre la cappella di San Giorgio dove è custodito il Crocifisso (XII secolo), proveniente da san Damiano, che parlò a san Francesco. Nella cripta, realizzata tra il 1850 ed il 1872 e risistemata nel 1935 in forme neogotiche, trovi le spoglie mortali di Santa Chiara.
Il palazzo dei Priori si trova all’interno del suggestivo scenario di piazza del Comune, fulcro politico e culturale della città di Assisi. L’edificio risale alla metà del XIV secolo anche se la costruzione del palazzo iniziò a partire dal 1275 con l’accorpamento di tre corpi di fabbrica preesistenti. Nel 1442 le milizie di Niccolò Piccinino lo abbatterono quasi integralmente. Il palazzo venne restaurato nel 1493 per volere di papa Sisto IV e dei cardinali Orsini e Savelli che lo ampliarono ulteriormente fino a comprendere il Monte di Pietà e la residenza del governatore apostolico. I Priori, documentati con certezza a partire dagli anni ’30 del Trecento, abitavano il piano superiore mentre al di sotto si aprivano le botteghe. Il palazzo dei Priori ospita gli uffici del Comune di Assisi; la sala della Conciliazione e la sala del Consiglio, completamente decorate, si possono visitare in occasione di eventi e convegni.
La cattedrale di San Rufino si trova all’interno del centro storico di Assisi. La splendida facciata romanica si erge maestosa sulla piazza omonima. L’edificio religioso occupa parte del terrazzamento romano, secondo alcuni, area del foro su cui sorgeva il tempio della Bona Mater.La facciata riccamente scolpita rappresenta uno dei più alti esempi di arte romanica. L’interno, rinnovato nel XVI secolo, conserva il fonte battesimale nel quale furono battezzati san Francesco, santa Chiara e, secondo la tradizione, anche Federico II di Svevia. La chiesa, edificata a partire dal 1029, venne insignita del titolo di cattedrale nel 1036. Nel 1140 fu ricostruita su disegno di Giovanni da Gubbio. Papa Innocenzo IV la consacrò nel 1253. La facciata, vero e proprio capolavoro di scultura romanica, è divisa orizzontalmente in tre zone. Nella parte inferiore si aprono tre portali con ai lati leoni e grifi. Il portale centrale è riccamente scolpito con motivi vegetali, figure ed animali allegorici.
Le prime notizie storiche sulla struttura fortificata si hanno negli anni 1173-1174 quando vi soggiornò Cristiano, arcivescovo di Magonza, che occupò Assisi per conto di Federico Barbarossa. Nel 1198 fu distrutta da una sommossa popolare. Secondo la tradizione, in quella occasione la cittadinanza cacciò il duca di Spoleto Corrado di Ursilengen e il piccolo Federico II di soli 4 anni. La rocca rimase in uno stato di abbandono fino al 1362 quando il cardinale Egidio Albornoz decise di ricostruirla sulla base dell’antica fortificazione germanica. La Rocca Maggiore guarda imponente e austera il centro storico sottostante, la stretta gola attraversata dal fiume Tescio e gran parte della Valle Umbra, che si estende da Perugia a Spoleto: visitarne la struttura dà quindi l’opportunità di osservare un significativo esempio di architettura militare trecentesca ancora ben conservato, godendo di un panorama tra i più suggestivi dell’Umbria. Il percorso si articola all’interno dell’edificio albornoziano, a pianta quadrata costituito da una torre maestra e maschio angolato, integrato durante i secoli attraverso un sistema di muraglie munite di torri.
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